Autori tra le righe – @mariarosaria_guido

Scheda Tecnica

  • Nome autore: Mariarosaria Guido
  • Titolo opera: I sogni camminano
  • Genere: Fantascienza
  • Data di pubblicazione: 17 settembre 2019

Trama

Jim Thomas, giornalista un po’ apatico, viene convinto dal lontano cugino Roger a sperimentare una nuova tecnologia: una capsula impiantata nel cervello in grado di cancellare i brutti ricordi e vivere per sempre una vita felice. In breve però la capsula inizia a mettere a repentaglio la sua vita e la neonata storia d’amore con Kyrsten, perché i sogni di Jim sfuggono totalmente al suo controllo, diventando indipendenti e prendendo vita.
Nel tentativo di capire cosa ci sia veramente dietro l’invenzione della capsula e chi sia davvero Roger, Jim sarà costretto a prendere in mano le redini della sua vita e dovrà fare i conti con i suoi sogni per salvare il suo lavoro, la sua storia d’amore e la sua stessa vita.

  • Formati Ebook e cartaceo
  • Prezzo Cartaceo €15,00
  • Prezzo Ebook €5,99
  • Dove si trova il romanzo: Amazon, IBS e negli altri store

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Domande

  • Che cosa vuoi dirci di te come persona, oltre che come autore/autrice?

Sono una ragazza di 21 anni. Vivo in un paesino del Salento, Collepasso. Ho sempre amato vivere in questa zona dell’Italia, è tranquilla e ci sono tanti posti che adoro qui. Ho imparato a suonare il violino e a dipingere. Adoro gli animali e i bambini. Mi piacciono gli oggetti vintage. Sono sempre stata affascinata dai film muti, soprattutto di Charlie Chaplin. Adoro le vecchie foto e spesso preferisco scrivere con carta e penna invece di usare un computer.

  • Che cosa ti ha spinto a scrivere questa storia?

In realtà, non c’è un motivo. Ho semplicemente sognato questa situazione e ho pensato di fissare sulla carta i miei pensieri. L’ho sempre fatto ma volevo dare una grande possibilità a questa storia.

  • Qual è il messaggio del tuo libro?

Ci sono tante invenzioni che potrebbero essere dannose. Soprattutto quelle che possono controllare il nostro libero arbitrio, la nostra libertà mentale. Nessuno dovrà mai inventare qualcosa che possa controllare il cervello umano, altrimenti credo che sarebbe la nostra fine.

  • Che cosa vorresti trasmettere al lettore?

Voglio solo trasmettere curiosità. Immergerlo in un possibile futuro e lasciare a lui decidere se questa invenzione potrebbe essere utile o dannosa.

  • Come mai hai scelto questo genere?

Il genere è venuto da sé. Ne sono sempre stata affascinata, ma in questo caso non era previsto l’elemento fantascientifico, all’inizio. È stato introdotto un po’ per necessità rispetto alla trama e un po’ perché mi piaceva.

  • Che cosa ritieni abbia di particolare il tuo romanzo?

Alcuni luoghi non hanno un nome, perché il lettore deve scegliere come immaginarlo. Il lettore viene messo al centro della storia. In ogni capitolo si potrebbe immaginare il finale, o lasciarsi coinvolgere in una storia che non è mai scontata.

  • C’è un personaggio particolare in cui ti identifichi di più? Se sì, perché?

Mi identifico in Anne. È un personaggio secondario, eppure è colei che subisce la metamorfosi più evidente e straordinaria. Perché a volte penso che da un momento all’altro si potrebbe cambiare, anche solo un pensiero. A me piace poter cambiare opinione. E poi è un’ottima amica.

  • Quando scrivi un romanzo sai già come andrà a finire la storia oppure parti da un’idea generale e poi ti lasci trasportare dal racconto stesso?

In questo caso, non ho programmato niente se non l’idea alla base della trama. Poi è tutto venuto da sé, passo dopo passo. In generale, però, cerco di progettare ogni parte della storia e, al massimo, modificarla in corso d’opera. Preferisco avere tanti riferimenti su cui basarmi.

  • Cosa rappresenta per te la scrittura? E a che età hai iniziato a scrivere?

Non so bene quando è iniziata. Mi è sempre piaciuto inventare storie. Questo è in realtà il secondo tentativo. Avevo un altro romanzo in mente prima di questo, ma ho abbandonato l’idea perché non mi coinvolgeva abbastanza. Dopo la morte di mia nonna, potevo prendere da casa sua solo un suo ricordo e scelsi di prendere una sua vecchia penna. Fu un segno, per me. Avevo già iniziato a scrivere questo romanzo e da quel momento continuai a scrivere con più passione e amare ancora di più la scrittura.

  • Stai già lavorando ad un nuovo romanzo?

Sì, sto progettando un fantasy.

  • Devi consigliare il tuo libro a un nuovo lettore. Cosa gli diresti?

Ti consiglio “I sogni camminano” perché è una storia imprevedibile, lo leggerai tutto d’un fiato!

Domanda plus

  • Ti lascio libero/a di aggiungere tutto quello che vuoi sui tuoi romanzi e il lavoro che c’è stato dietro, o il tuo amore per la lettura e la scrittura.

Il lavoro e gli studi mi lasciano poco tempo. Ma amo così tanto la scrittura che mi ritaglio piccoli pezzi di giornata per lasciare spazio alla mia fantasia e scrivere. Ho iniziato a scrivere “I sogni camminano” praticamente in punta di piedi. Dopo aver abbandonato un primo romanzo che ero certa di portare a termine, avevo paura di sbagliare. Ho iniziato a scrivere pochissimi pezzi, a tanti giorni di distanza l’uno dall’altro. E poi mi sono ritrovata a scrivere sempre di più, a voler presto vedere il mio romanzo completato. La scrittura è un amore che inizia pian piano e poi diventa un incendio.

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